"https://www.youtube.com/watch?v=0S2apL7v5Vw"

“Ma che bella calligrafia!”. Alzi la mano chi, almeno una volta nella propria vita, non ha sentito con le proprie orecchie questa frase. Ebbene, codesta espressione sarebbe una sorta di ripetizione dato che nella parola “calligrafia” è già insito il suffisso “calòs”, che in greco significa “bello”. E’ proprio analizzando quanto siano intrecciate già a livello etimologico la “scrittura” e la “bellezza”, che possiamo renderci conto di come sia stretto il sodalizio tra i due, di quanto sia antico il loro connubio.

La ricerca della bellezza estetica nella scrittura è stato infatti un “fil rouge” che ha percorso i tempi. Si pensi, anticamente, agli scribi o agli amanuensi. Chi non si è mai imbattuto in una pagina medioevale restando incantato dalle meravigliose iniziali, opere d’arte dalla piccola dimensione? Ma nell’era della tecnologia o, per meglio dire, dell’imperialismo tecnologico, che cosa accadrà? Accadrà che, sull’abilità manuale delle dita, a prendere il sopravvento sarà la macchina. Con estremo sollievo dei polsi però, bisogna sottolinearlo! Righe precise, contorni definiti, colore steso in maniera uniforme, tecnica del puntinismo perfetta e firme corsive da sembrar reali sono alcune delle caratteristiche primarie che subito balzano all’occhio di chi osserva le funzioni dell’ingegnoso dispositivo mostrato in questo video.

E voi che cosa preferireste? Una partecipazione nuziale sigillata con cera lacca e scritta rigorosamente a mano in stile fiabesco o siete più propensi all’esattezza dallo stampo contemporaneo dell’Automatic Drawing Machine, capace, tra i tanti possibili, anche di stili barocchi?

 Elena Italiano